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Intelligenza Artificiale: le sfide etiche, sociali e culturali per il 2020

Intelligenza Artificiale: le sfide etiche, sociali e culturali per il 2020

L'inizio del 2020 è stato accompagnato da una serie di eventi significativi che aiutano a comprendere la complessità del periodo storico che stiamo vivendo: disordini sociali connessi a diseguaglianze socio-economiche sempre più accentuate, crisi climatiche legate alla mancata dismissione di sistemi produttivi ed energetici non sostenibili, attacchi informatici sempre più sofisticati che puntano a scavalcare le difese perimetrali dei nostri sistemi con tecniche di social engineering che fanno leva sulla soglia di attenzione umana.

All'interno di un quadro simile, nei confronti del quale la politica non sembra in grado di fornire risposte adeguate, le nuove tecnologie innovative godono di enormi aspettative, nella speranza che possano essere utilizzate per risolvere i problemi di una società sempre più complessa anziché limitarsi a creare ricchezza concentrata in un numero sempre inferiore di mani. In quest'ottica è particolarmente importante il ruolo dell'Intelligenza Artificiale, una disciplina che fornisce già da diversi anni sviluppi applicativi promettenti in ambito hardware e software ma che, fino ad oggi, viene utilizzata soprattutto a corredo dell'offerta di prodotti realizzati e commercializzati da aziende private.

Il Libro Bianco sull'AI di AgID

Nella speranza che questa tendenza possa invertirsi grazie a investimenti sempre maggiori da parte di paesi e organizzazioni interessate al miglioramento della qualità della vita in ambito globale, presentiamo una sintesi dei principali concetti contenuti in una pubblicazione particolarmente significativa in materia: il Libro Bianco sull'Intelligenza Artificiale al servizio del cittadino, realizzato da Agenzia per l'Italia Digitale nel 2018 e disponibile gratuitamente in formato PDF (in versione italianain lingua inglese) e in formato HTML su ReadTheDocs.io per la consultazione online.

Il volume, realizzato dalla Task force IA di AgID, illustra una serie di linee guida per un utilizzo sostenibile e responsabile dell’Intelligenza Artificiale nella Pubblica amministrazione; il documento è rivolto a scuole, strutture sanitarie, Comuni, Tribunali, Ministeri, e contiene moltelici raccomandazioni e indicazioni su come sfruttare al meglio le opportunità offerte dall’Intelligenza Artificiale, definendo i perimetri legati alle criticità e agli aspetti problematici connessi al loro utilizzo. Si tratta di un contributo estremamente interessante, frutto del lavoro di circa 30 esperti sul tema e realizzato grazie al coinvolgimento attivo di oltre 100 soggetti pubblici e privati che si occupano di IA in Italia.

Nove livelli di sfida

Il punto più interessante del libro è costituito a nostro avviso dalla parte iniziale, dove vengono raccontate, attraverso un approccio multidisciplinare e sistemico, nove sfide principali connesse all’applicazione dell’IA nel settore pubblico. Ciascuna sfida è riconducibile a una parola o a un concetto che è fondamentale mettere a fuoco.

Etica

La prima sfida suggerita dal libro bianco è di ordine etico e segue le linee guida auspicabili per lo sviluppo di qualsiasi tecnologia innovativa: affermando con forza il principio antropocentrico, secondo cui l’Intelligenza Artificiale deve essere sempre messa al servizio delle persone e non viceversa.

Tecnologia

La seconda sfida si gioca sul piano della tecnologia e va affrontata lavorando per ridurre la "distanza" (digital divide) che ancora esiste tra la AI e il modo di ragionare e di vivere delle persone, in particolare relativamente ai concetti di personalizzazione e adattività.

Competenze

Il terzo livello di sfida riguarda il piano delle competenze, che vanno costruite e accompagnate opportunamente sia per gli operatori (capire come funzionano gli algoritmi) che per i cittadini (imparare a relazionarsi con le macchine per continuare a esercitare il proprio ruolo e i propri diritti).

Dati

Il quarto livello riguarda l'utilizzo consapevole e corretto dei dati, che devono essere di buona qualità, verificati, standardizzati, opportunamente filtrati (per mezzo di tecnologie semantiche e ontologie) e quindi resi disponibili ai cittadini senza discriminazioni.

Normativa

Strettamente collegato ai dati è il quinto livello di sfida, che pertiene il piano prettamente normativo: i tre aspetti che il libro evidenzia sono il diritto alla privacy, la sicurezza dei dati e la responsabilità giuridica.

Pubblica  Amministrazione

Di particolare importanza per garantire il rispetto delle linee guida tracciate dal libro è il ruolo che dovrà avere la pubblica amministrazione nelle azioni di supporto che sarà necessario intraprendere per accompagnare i cittadini in questo processo di trasformazione: il tutto, ovviamente, sempre nell'ottica di affiancare le persone, non sostituirle (non-disruptive innovation). Per un ulteriore approfondimento su questo importantissimo concetto, suggeriamo la lettura dell'articolo Intelligenza Artificiale e disruptive innovation pubblicato qualche mese fa su questo blog.

Prevenzione

Il settimo livello di sfida riguarda le attività di prevenzione che dovranno essere svolte durante il percorso di accompagnamento ipotizzato per i cittadini: si auspica l'implementazione di meccanismi di tutela sociale che riescano a contenere opportunamente le diseguaglianze economiche, sociali e culturali che potrebbero garantire i benefici di questa tecnologia soltanto ad alcune categorie di persone privilegiate (digital divide); al contrario, è fondamentale battersi affinché i benefici possano essere distribuiti in modo orizzontale su tutta la popolazione, evitando discriminazioni e/o sperequazioni di qualsivoglia tipo.

Impatto

Condizione necessaria per poter accompagnare il processo di innovazione a livello sociale, politico e culturale è l'utilizzo di opportuni metodi di misurazione dell'impatto di questi cambiamenti; questo può avvenire attraverso l'elaborazione e l'utilizzo di metriche che siano in grado di fornire dati il più possibile precisi sulla soddisfazione delle persone e dell’efficacia dell’impiego dell’AI nei processi esistenti,  al fine di poterli migliorare in modo iterativo e incrementale (continuous improvement, continuous feedback).

Cultura

L'ultima sfida è di ordine culturale, intesa come attività di "costruzione del significato" di queste nuove tecnologie relativamente alla loro influenza sull'essere umano e sull'evoluzione dei rapporti sociali: è importante individuare i vantaggi e gli svantaggi, le opportunità e i rischi, i punti di forza e gli elementi di criticità.

AI e Eudaimonia

Un modo “olistico” per accostarsi al tema dell’intelligenza artificiale è fornito in una pubblicazione del 2017 a cura dell’IEEE - Global Initiative on Ethics of Autonomous and Intelligent Systems, dove l’AI è messa in relazione con il concetto Aristotelico di Eudaimonia (traducibile con "essere in compagnia di un buon demone").

Un paragone affascinante e particolarmente efficace, che identifica l'Intelligenza Artificiale come un compagno potente che può portare benessere e prosperità, a patto di riuscire a comprenderne la natura e gestirne le molteplici implicazioni etiche, sociali e culturali nel modo migliore: un obiettivo che può essere conseguito solo a patto di comprendere nel profondo i nove livelli di sfida che abbiamo provato a descrivere in questo articolo e mettere in campo le misure adeguate per vincerle.

Ambiti di applicazione

A titolo esemplificativo della portata dell'Intelligenza Artificiale proponiamo un elenco dei principali ambiti applicativi di questa tecnologia, che corrispondono ai principali percorsi di sperimentazione e specializzazione che oggi vengono portati avanti in Italia e nel mondo.

  • RAFFORZARE SICUREZZA INFORMATICA E PRIVACY
  • PREVENIRE TUMORI E MALATTIE
  • RENDERE PIÙ EFFICIENTE L’UTILIZZO DI ENERGIA PULITA
  • GARANTIRE MAGGIORE SICUREZZA FINANZIARIA
  • TRASFORMARE L’ISTRUZIONE GLOBALE
  • AUMENTARE SALUTE E BENESSERE
  • INFLUENZARE LA CRESCITA ECONOMICA
  • CONTRASTARE I CAMBIAMENTI CLIMATICI
  • RIDURRE LA DISPARITÀ DI REDDITO
  • RIDURRE LA DISPARITÀ DI GENERE

Possibili rischi

Concludiamo questo articolo con un elenco dei possibili rischi dovuti a un'applicazione dolosa o incauta dell'AI.

  • DIGITALI: Phishing automatizzato, creazione di email false, siti web e link per sottrarre informazioni; Hacking massivo, attraverso la scoperta automatizzata delle vulnerabilità dei sistemi; Ingannare altre IA sfruttando a proprio vantaggio i difetti nell’interpretazione della realtà.
  • FISICI: Terrorismo automatizzato che utilizza droni o veicoli autonomi come armi; Sciami di Robot che cercano di raggiungere lo stesso obiettivo; Attacchi remoti, resi possibili dal fatto che i robot autonomi possono essere controllati da qualunque distanza.
  • POLITICI: Propaganda, attraverso la produzione di contenuti fake (news, immagini, video, audio) facilmente generabili; Rimozione automatica del dissenso, grazie alla possibilità di trovare, analizzare e rimuovere automaticamente testi ed immagini; Persuasione personalizzata, con l’utilizzo di informazioni pubbliche per influenzare l’opinione di qualcuno.

Per ridurre al minimo la probabilità e l'impatto dei rischi sopra elencati è fondamentale garantire la sicurezza della IA, specialmente quando le prime applicazioni pratiche usciranno dalle odierne fasi di sperimentazione e saranno utilizzate con funzioni dichiaratamente operative: ci rifeiamo ad esempio ai sistemi di controllo del traffico terrestre, navale e aereo, alla guida automatica dei veicoli, alla cura dei malati, e così via.

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